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La diocesi di Padova inizia la preparazione all'evento "Il veneto ad Assisi"
Il 17 settembre la veglia diocesana in preparazione al pellegrinaggio
Come annunciato in precedenza, nel 2008 spetterà al Veneto portare l’olio, che alimenterà la lampada votiva in onore del patrono d’Italia san Francesco d’Assisi.
I vescovi del Veneto il 3 e 4 ottobre saranno ad Assisi insieme agli amministratori locali e ai fedeli che vorranno partecipare al pellegrinaggio che ogni diocesi della nostra regione sta organizzando.
Il 4 ottobre di ogni anno durante la solenne celebrazione dei vescovi della regione pellegrina in Assisi, il sindaco del capoluogo della Regione riaccende la lampada che arde tutto l’anno con l’olio offerto. L’accensione si ripete dal 4 ottobre 1939. In quell’anno, mentre papa Pio XII proclamava Francesco d’Assisi patrono d’Italia con santa Caterina da Siena, i comuni italiani offrivano a san Francesco l’artistica lampada dove è scritto tutt’intorno il verso dantesco: Altro non è che di suo lume un raggio (Par. XXVI, 33).
L’espressione mette ben in evidenza il simbolismo che si è voluto dare alla Lampada e alla annuale riaccensione.
Il Veneto ha già assolto questo compito tre volte: nel 1950, nel 1970, nel 1988; è invitata ad assolverlo per la quarta volta il 4 ottobre 2008.
Prossimamente giungerà alle parrocchie il materiale informativo riferito a tale appuntamento e tramite Lettera diocesana verrà data informazione in merito al pellegrinaggio ad Assisi.
Intanto è stata già definita la data per la veglia in preparazione al pellegrinaggio. Per la diocesi di Padova sarà mercoledì 17 settembre in Cattedrale, presieduta dal vescovo Antonio e con la presenza delle reliquie di san Francesco, concesse dal convento di Assisi.
(dal bollettino informativo Lettera Diocesana 9/2008 - 4-17 maggio 2008)
Attivo il nuovo sito venetoadassisi.it
Da domenica 18 maggio è attivo il nuovo sito internet dedicato all'iniziativa "Il Veneto ad Assisi".
L'indirizzo da digitare è www.venetoadassisi.it
Da questo momento l'attività di questo blog è limitata alle news (leggi sotto questo post).
Invitiamo tutti i naviganti web a raggiungere il nuovo sito che proporrà di volta in volta tutti i principali aggiornamenti e contributi da parte della Commissione preparatrice.
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L'indirizzo da digitare è www.venetoadassisi.it
Da questo momento l'attività di questo blog è limitata alle news (leggi sotto questo post).
Invitiamo tutti i naviganti web a raggiungere il nuovo sito che proporrà di volta in volta tutti i principali aggiornamenti e contributi da parte della Commissione preparatrice.
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mercoledì 30 aprile 2008
lunedì 28 aprile 2008
29 aprile: festa di santa Caterina da Siena, patrona d'Italia
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Martedì 29 aprile ricorre la festa liturgica di Santa Caterina da Siena.
La santa Senese è patrona d'Italia insieme a san Francesco d'Assisi, per volontà di papa Pio XII (dal 1939). Inoltre è co-patrona femminile d'Europa (per volontà di Giovanni Paolo II, 1 ottobre 1999) insieme a santa Brigida di Svezia e santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
Canonizzata da papa Pio II nel 1461, proclamata dottore della chiesa da Paolo VI nel 1970.
Una delle rare sante stigmatizzate (come s.Francesco d'Assisi!), la festa delle stigmate di s.Caterina è, per il solo ordine domenicano, il 1° aprile.
«Niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»: queste alcune delle parole che hanno reso questa santa, patrona d'Italia, celebre.
Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, non ha maestri. I suoi avviano discorsi di maritaggio quando lei è sui 12 anni. E lei dice di no, sempre. E la spunta. Del resto chiede solo una stanzetta che sarà la sua "cella" di terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il mantello nero). La stanzetta si fa cenacolo di artisti e di dotti, di religiosi, tutti più istruiti di lei. Li chiameranno "Caterinati".
Lei impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte dei suoi messaggi è dettata. Con essi lei parla a papi e re, a donne di casa e a regine, e pure ai detenuti. Va ad Avignone, ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di pace presso papa Gregorio XI. Ma dà al Pontefice la spinta per il ritorno a Roma, nel 1377.
Deve poi recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma di Occidente. Ma qui si ammala e muore, a soli 33 anni. [dal sito santiebeati.it]
Una importante e insigne reliquia di santa Caterina è presente in Veneto, precisamente nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia.
Ricordiamo Caterina con una sua preghiera e una preghiera a lei Patrona d'Italia.
Preghiera di santa Caterina da Siena
O Spirito Santo, vieni nel mio cuore;
per Tua potenzia trailo a Te, Dio vero,
concedimi carità con timore;
custodiscimi da ogni mal pensiero,
riscaldami e rinfiamma del Tu' amore,
si che ogni peso mi paia leggero.
Santo mio Padre e dolce mio Signore,
ora aiutami in ogni mio mistero,
Cristo amore!
Cristo amore!
Preghiera a santa Caterina, Patrona d'Italia
O sposa del Cristo,
fiore della patria nostra,
angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente
dal Divino tuo Sposo:
come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta;
per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.
Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia,
tu passavi Angelo buono di Carità e di pace.
Contro il disordine morale, che ovunque regnava,
chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime,
sopra l'Italia e l'Europa,
sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina Santa,
dolce sorella patrona Nostra,
vinci l'errore, custodisci la fede,
infiamma, raduna le anime intorno al Pastore.
La Patria nostra,
benedetta da Dio, eletta da Cristo,
sia per la tua intercessione vera immagine della patria Celeste
nella carità nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda
quanto il Salvatore ha desiderato,
per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate,
fedeli al dovere verso L'Italia,
l'Europa e verso la Chiesa,
tese sempre verso il cielo, nel Regno di Dio
dove il Padre, il Verbo, il Divino amore
irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia.
Così sia.
------------------
Fonti delle preghiere: la prima, la seconda.
Per altre informazioni clicca qui, oppure qui, oppure qui.
Martedì 29 aprile ricorre la festa liturgica di Santa Caterina da Siena.
La santa Senese è patrona d'Italia insieme a san Francesco d'Assisi, per volontà di papa Pio XII (dal 1939). Inoltre è co-patrona femminile d'Europa (per volontà di Giovanni Paolo II, 1 ottobre 1999) insieme a santa Brigida di Svezia e santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).
Canonizzata da papa Pio II nel 1461, proclamata dottore della chiesa da Paolo VI nel 1970.
Una delle rare sante stigmatizzate (come s.Francesco d'Assisi!), la festa delle stigmate di s.Caterina è, per il solo ordine domenicano, il 1° aprile.
«Niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»: queste alcune delle parole che hanno reso questa santa, patrona d'Italia, celebre.
Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, non ha maestri. I suoi avviano discorsi di maritaggio quando lei è sui 12 anni. E lei dice di no, sempre. E la spunta. Del resto chiede solo una stanzetta che sarà la sua "cella" di terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il mantello nero). La stanzetta si fa cenacolo di artisti e di dotti, di religiosi, tutti più istruiti di lei. Li chiameranno "Caterinati".
Lei impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte dei suoi messaggi è dettata. Con essi lei parla a papi e re, a donne di casa e a regine, e pure ai detenuti. Va ad Avignone, ambasciatrice dei fiorentini per una non riuscita missione di pace presso papa Gregorio XI. Ma dà al Pontefice la spinta per il ritorno a Roma, nel 1377.
Deve poi recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma di Occidente. Ma qui si ammala e muore, a soli 33 anni. [dal sito santiebeati.it]
Una importante e insigne reliquia di santa Caterina è presente in Veneto, precisamente nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia.
Ricordiamo Caterina con una sua preghiera e una preghiera a lei Patrona d'Italia.
Preghiera di santa Caterina da Siena
O Spirito Santo, vieni nel mio cuore;
per Tua potenzia trailo a Te, Dio vero,
concedimi carità con timore;
custodiscimi da ogni mal pensiero,
riscaldami e rinfiamma del Tu' amore,
si che ogni peso mi paia leggero.
Santo mio Padre e dolce mio Signore,
ora aiutami in ogni mio mistero,
Cristo amore!
Cristo amore!
Preghiera a santa Caterina, Patrona d'Italia
O sposa del Cristo,
fiore della patria nostra,
angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente
dal Divino tuo Sposo:
come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta;
per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.
Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia,
tu passavi Angelo buono di Carità e di pace.
Contro il disordine morale, che ovunque regnava,
chiamasti virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime,
sopra l'Italia e l'Europa,
sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell'Agnello.
O Caterina Santa,
dolce sorella patrona Nostra,
vinci l'errore, custodisci la fede,
infiamma, raduna le anime intorno al Pastore.
La Patria nostra,
benedetta da Dio, eletta da Cristo,
sia per la tua intercessione vera immagine della patria Celeste
nella carità nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda
quanto il Salvatore ha desiderato,
per te il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate,
fedeli al dovere verso L'Italia,
l'Europa e verso la Chiesa,
tese sempre verso il cielo, nel Regno di Dio
dove il Padre, il Verbo, il Divino amore
irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia.
Così sia.
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Fonti delle preghiere: la prima, la seconda.
Per altre informazioni clicca qui, oppure qui, oppure qui.
domenica 27 aprile 2008
In preparazione un nuovo sito per l'evento
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La Conferenza Episcopale Triveneta (CET) e la Commissione preparatoria stanno ultimando la realizzazione di un nuovo sito internet apposito e dedicato espressamente all'evento 2008 "Il Veneto ad Assisi".
Appena il nuovo sito sarà on-line il presente blog sospenderà l'attività che proseguirà nella nuova sede internet apposita.
Pace e Bene!
il webmaster
La Conferenza Episcopale Triveneta (CET) e la Commissione preparatoria stanno ultimando la realizzazione di un nuovo sito internet apposito e dedicato espressamente all'evento 2008 "Il Veneto ad Assisi".
Appena il nuovo sito sarà on-line il presente blog sospenderà l'attività che proseguirà nella nuova sede internet apposita.
Pace e Bene!
il webmaster
mercoledì 23 aprile 2008
Pellegrinaggio antoniano notturno
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Sant'Antonio di Padova è stato uno dei primissimi frutti di santità francescana scaturiti dal carisma animato da Francesco d'Assisi. Conoscere s.Antonio significa entrare in dialogo fecondo e critico con le intuizioni di Francesco attualizzate e contestualizzate dal frate portoghese nella sua pur breve esperienza vitale (morì a circa 35 anni).
La devozione per il frate portoghese (sì, proprio portoghese, ma poi 'naturalizzato' come santo padovano...) è diffusa in tutto il mondo. Il suo lungo ed elaborato itinerario di discernimento spirituale e vocazionale ne fanno un 'fratello maggiore' per ogni giovane e meno giovane di ogni tempo.
Da qualche tempo i frati minori conventuali offrono l'opportunità di vivere un'esperienza forte nei giorni che preparano alla festa di s.Antonio (13 giugno). Si tratta di un pellegrinaggio notturno a piedi (25 chilometri circa), da Camposampiero (PD) alla Basilica del Santo a Padova, ripercorrendo l'antico tracciato percorso dal santo ormai morente il 13 giugno 1231.
Se vuoi conoscere meglio l'iniziativa - che ci può preparare in modo del tutto singolare all'incontro poi in ottobre con san Francesco d'Assisi - puoi visitare il sito internet www.ilcamminodisantantonio.it dove puoi trovare tutte le informazioni che cerchi, o contattare i frati per ogni chiarimento (info@ilcamminodisantantonio.org).
Pace e Bene!
www.riparalamiacasa.it
oasigiovani@riparalamiacasa.it
Sant'Antonio di Padova è stato uno dei primissimi frutti di santità francescana scaturiti dal carisma animato da Francesco d'Assisi. Conoscere s.Antonio significa entrare in dialogo fecondo e critico con le intuizioni di Francesco attualizzate e contestualizzate dal frate portoghese nella sua pur breve esperienza vitale (morì a circa 35 anni).
La devozione per il frate portoghese (sì, proprio portoghese, ma poi 'naturalizzato' come santo padovano...) è diffusa in tutto il mondo. Il suo lungo ed elaborato itinerario di discernimento spirituale e vocazionale ne fanno un 'fratello maggiore' per ogni giovane e meno giovane di ogni tempo.
Da qualche tempo i frati minori conventuali offrono l'opportunità di vivere un'esperienza forte nei giorni che preparano alla festa di s.Antonio (13 giugno). Si tratta di un pellegrinaggio notturno a piedi (25 chilometri circa), da Camposampiero (PD) alla Basilica del Santo a Padova, ripercorrendo l'antico tracciato percorso dal santo ormai morente il 13 giugno 1231.
Se vuoi conoscere meglio l'iniziativa - che ci può preparare in modo del tutto singolare all'incontro poi in ottobre con san Francesco d'Assisi - puoi visitare il sito internet www.ilcamminodisantantonio.it dove puoi trovare tutte le informazioni che cerchi, o contattare i frati per ogni chiarimento (info@ilcamminodisantantonio.org).
Pace e Bene!
www.riparalamiacasa.it
oasigiovani@riparalamiacasa.it
lunedì 21 aprile 2008
Conferenza padre Antonio Ciceri
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Secondo appuntamento per il ciclo di Incontri Francescani a Treviso presso la chiesa di San Francesco.
Venerdì 18 aprile Padre Antonio Ciceri ofm - docente presso la Pontifica Università "Antonianum" di Roma - ha offerto una riflessione a partire dal Testamento di san Francesco, nell'espressione iniziale "Il Signore mi donò d'incominciare a fare penitenza".
Se vuoi ascoltare l'interessante conferenza e vedere alcune foto dell'incontro visita la pagina web:
http://www.provinciapatavina.org/ita/pagina.asp?id=182&t=pagine#ciceri
da dove potrai scaricare i file mp3 e guardare la photogallery.
pax et bonum.
Secondo appuntamento per il ciclo di Incontri Francescani a Treviso presso la chiesa di San Francesco.
Venerdì 18 aprile Padre Antonio Ciceri ofm - docente presso la Pontifica Università "Antonianum" di Roma - ha offerto una riflessione a partire dal Testamento di san Francesco, nell'espressione iniziale "Il Signore mi donò d'incominciare a fare penitenza".
Se vuoi ascoltare l'interessante conferenza e vedere alcune foto dell'incontro visita la pagina web:
http://www.provinciapatavina.org/ita/pagina.asp?id=182&t=pagine#ciceri
da dove potrai scaricare i file mp3 e guardare la photogallery.
pax et bonum.
giovedì 17 aprile 2008
Conferenza di p. Raniero Cantalamessa a Treviso
E' iniziato il ciclo di incontri francescani nella Chiesa di San Francesco di Treviso con grande concorso di pubblico.
Venerdì 11 aprile padre Raniero Cantalamessa ha tenuto la sua conferenza dal titolo "Francesco uomo della conversione".
Se vuoi ascoltare l'interessante conferenza e vedere alcune foto dell'incontro visita la pagina web:
http://www.provinciapatavina.org/ita/pagina.asp?id=182&t=pagine
da dove potrai scaricare i file mp3 e guardare la photogallery.
pax et bonum.
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giovedì 10 aprile 2008
Chi siamo.
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In occasione dell'evento "Il Veneto ad Assisi 2008" la Conferenza Episcopale Triveneta ha istituito un comitato organizzativo dedito alla realizzazione di momenti preparatori, contatti con le istituzioni civili e religiose, pellegrinaggi diocesani.
In questo post presentiamo il comitato.
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Comitato di preparazione “Il Veneto ad Assisi 2008”
Segreteria generale:
c/o Curia provinciale Provincia Patavina OFM Conv.
Basilica del Santo
via Cesarotti, 2
35123 Padova
tel. 049-8757052 - 049-8757063
fax 049-664602
mail: ilvenetoadassisi2008@ppfmc.it
url.: http//ilvenetoadassisi2008.blogspot.com
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Il comitato è composto da:
- S. E. P. Flavio Carraro – Vescovo emerito di Verona, delegato della Conferenza Episcopale del Triveneto;
- fra Alberto Tortelli – segretario (ilvenetoadassisi2008@ppfmc.it), Frati Minori Conventuali;
- fra Fabio Ballan - Frati Minori Conventuali;
- fra Vittorio Bellè - Frati Minori;
- fra Flaviano Gusella - Frati Minori Cappuccini;
- sr Enrica Martello - Suore Francescane Elisabettine;
- Annamaria Franzato - Segretaria Nazionale OFS;
- Franco Frazzarin - Ordine Francescano Secolare;
- dott. Simone Scremin - Segreteria CET;
- Rappresentanti diocesani:
- don Brunone De Toffol, Diocesi di Vittorio Veneto;
- fra Graziano Matteo Muraro - Frati Minori, Diocesi di Chioggia;
- fra Romano Cerantola - Frati Minori Cappuccini, Diocesi di Belluno;
- don Flavio Bertoldi, Diocesi di Verona;
- fra Vittorio Bellè - Frati Minori, Diocesi di Vicenza;
- mons. Lorenzo Mocellin - Maristella Roveroni - Ufficio Coord. Pastorale Diocesi di Padova;
- fra Marco Pellegrini - Frati Minori Conventuali, Diocesi di Venezia;
- fra Vanni Pistore - Frati Minori Conventuali, Diocesi di Treviso;
- mons. Guido Borin, Diocesi di Adria Rovigo.
Sussidi liturgici - 1.
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Nella sezione "sussidi liturgici" troverete dei file *.doc oppure *.pdf con dei testi pronti per le liturgie francescane.
Cominciamo con la traccia dei primi vespri e del 'transito' del 3 ottobre sera, inviataci dal custode di S. Maria degli Angeli.
I file vanno scaricati e poi aperti e elaborati a piacimento con il proprio programma di videoscrittura o altro.
Buona lettura e utilizzo.
PS.: se pensi di aver del materiale in merito da condividere invia i tuoi files a ilvenetoadassisi2008@ppfmc.it . GRAZIE!
Sussidi per animazione giovanile - 1
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Per preparasi all'evento "Il Veneto ad Assisi" la commissione coordinatrice sta raccogliendo del materiale pastorale e informativo da offrire a tutti gli operatori pastorali ed educativi della regione Veneto (... e non solo!).
In questo primo post puoi scaricare i seguenti allegati in formato word:
- traccia di giornata di riflessione in un camposcuola per ragazzi elementari-medie inferiori
- traccia di giornata di riflessione in un camposcuola per giovanissimi
- traccia di giornata di riflessione in un camposcuola per giovani
Buona lettura e utilizzo.
PS.: se pensi di aver del materiale in merito da condividere invia i tuoi files a ilvenetoadassisi2008@ppfmc.it . GRAZIE!
martedì 8 aprile 2008
S.Antonio cambia momentaneamente dimora.
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Sant'Antonio di Padova (... da Lisbona!) è uno dei primissimi frutti di santità nella famiglia minoritica suscitata dal carisma di san Francesco d'Assisi.
Contemporaneo a Francesco, Antonio gli sopravviverà di alcuni anni, incontrando per sempre il suo Signore nel 1231. Viene canonizzato nel 1232 a pochi mesi dalla morte. La devozione nei suoi confronti è smisurata e non ha confini. Se vuoi conoscere meglio la sua vita clicca qui, se vuoi conoscere la Basilica che custodisce le sue spoglie clicca qui.
Ma veniamo alle ultime novità che interessano il mondo francescano veneto.
Da domenica 13 aprile i fedeli, i visitatori, i devoti, i pellegrini, incontreranno il Santo nella Cappella di San Giacomo, nella navata destra della Basilica. Lì potranno sostare in preghiera e compiere il tradizionale gesto del pellegrino.
Infatti, sabato 12, per permettere di iniziare i lavori di restauro della Cappella della Tomba del Santo, a Basilica chiusa, si procederà alla traslazione dei resti mortali di Sant’Antonio dalla Cappella in cui il Santo riposa da secoli, alla Cappella di San Giacomo, nel transetto opposto della Basilica. La traslazione avverrà alla presenza del Delegato Pontificio per la Basilica S. E. Mons. Francesco Gioia, dei Frati del Santo e delle Autorità Civili, Militari ed Ecclesiastiche cittadine.
La cassa di rovere contenente la teca in cristallo che custodisce i resti mortali di S. Antonio, senza essere aperta e quindi senza rottura dei sigilli posti al termine della ricognizione del 1981, verrà collocata in un sarcofago di marmo, realizzato sul disegno della tomba trecentesca secondo l’affresco di Giusto de’ Menabuoi nella Cappella del Beato Luca, donato dalla Margraf di Chiampo in collaborazione con l’Impresa Ometto Costruzioni di Padova. Il lavori verranno eseguiti dalle ditte Sansovino di Venezia e Impresa Ometto Costruzioni di Padova.
Questa collocazione delle spoglie del Santo durerà alcuni mesi, il tempo necessario ad ultimare i lavori di risanamento della Cappella dell’Arca, e di ripulitura e restauro degli altorilievi cinquecenteschi che la ornano, tutti interventi finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e da Venetian Heritage ed eseguiti dalle ditte Sansovino di Venezia e Impresa Ometto Costruzioni di Padova.
Non sarà eseguita nessuna ricognizione delle reliquie, né un'ostensione delle stesse. Le ossa di Sant'Antonio quindi, come di consueto, non saranno visibili. Tuttavia questo spostamento, durante i mesi dei restauri murari, renderà possibile ai devoti di continuare a pregare e a chiedere l'intercessione del Santo toccando il suo sacello con il tradizionale gesto del pellegrino.
Rassegna stampa:
- sito Basilica;
- sito "Il Gazzettino"
- quotidiano "Avvenire" - 10 aprile 2008, leggi sotto.
Avvenire, 10 aprile 2008
Padova, sabato la «traslazione» di sant’Antonio
DA PADOVA SARA MELCHIORI
Trasferimento temporaneo del corpo di sant’Antonio per favorire il restauro della cappella dell’arca del santo che dovrebbe partire entro aprile.
L’annuncio era stato ventilato in occasione della presentazione del progetto dei lavori. Ora, giunta l’autorizzazione della Congregazione delle cause dei santi, la traslazione temporanea dell’urna con il corpo del taumaturgo avverrà nella sera di sabato 12 aprile, alle ore 21, a Basilica chiusa, alla presenza del Delegato Pontificio per la Basilica monsignor Francesco Gioia, dei frati, delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche cittadine.
La traslazione è funzionale alla cantierizzazione della cappella dell’arca (cioè il sarcofago che custodisce le spoglie mortali del santo), cuore della Basilica antoniana e meta ogni anno di oltre 4 milioni di pellegrini.
Il restauro, per un valore di 450 mila euro, assicurati dalla Fondazione Cariparo e da Venetian Heritage, prevede un intervento sull’esterno della cappella e uno interno sull’apparato decorativo: altare, statue, candelabri, ma soprattutto sui nove altorilievi marmorei, raffiguranti storie e miracoli del santo, che decorano le tre pareti della cappella, realizzati da Jacopo Sansovino, Tullio e Antonio Lombardo e da altri maestri del Cinquecento. Un lavoro che occuperà circa un anno e mezzo e dovrebbe restituire la cappella nella sua originaria bellezza per la festa del 13 giugno 2009.
In questo tempo la cassa lignea con le spoglie di sant’Antonio verrà collocata in una nuova struttura di marmo posta nella cappella di San Giacomo che fronteggia la cappella dell’arca. Una soluzione che permetterà di non interrompere il flusso dei pellegrini e le pratiche devozionali.
La traslazione prevede una breve liturgia che accompagnerà lo spostamento della cassa di rovere contenente la teca in cristallo con i resti mortali del santo. Teca che non verrà aperta: non saranno quindi rotti i sigilli posti in occasione della ricognizione del 1981.
La cassa sarà portata in spalla da otto frati fino all’altare maggiore per un momento di preghiera. Alla proclamazione del decreto della Congregazione delle cause dei santi che permette la traslazione, seguiranno la lettura di un brano di sant’Agostino, le litanie dei santi, un brano del Vangelo di Giovanni, un sermone di sant’Antonio. Ci sarà poi l’omelia di monsignor Gioia e un gesto di venerazione con la preghiera della Tredicina, le litanie a sant’Antonio e il Si quaeris. Altri otto frati riprenderanno in spalla la cassa che sarà trasferita nella nuova urna. Una preghiera e un canto concluderanno la celebrazione.
La nuova arca è stata realizzata sul disegno dell’Arca trecentesca secondo l’affresco di Giusto de’ Menabuoi nella cappella del Beato Luca, e donata dalla ditta Margraf di Chiampo (nel Vicentino) e dall’Impresa Ometto costruzioni di Padova.
Tra i sogni del rettore della basilica, padre Enzo Poiana, c’è il desiderio che, a restauro ultimato, quando il santo ritornerà nella sua collocazione originaria, la nuova arca venga destinata a un santuario antoniano in India.
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Padova, sabato la «traslazione» di sant’Antonio
DA PADOVA SARA MELCHIORI
Trasferimento temporaneo del corpo di sant’Antonio per favorire il restauro della cappella dell’arca del santo che dovrebbe partire entro aprile.
L’annuncio era stato ventilato in occasione della presentazione del progetto dei lavori. Ora, giunta l’autorizzazione della Congregazione delle cause dei santi, la traslazione temporanea dell’urna con il corpo del taumaturgo avverrà nella sera di sabato 12 aprile, alle ore 21, a Basilica chiusa, alla presenza del Delegato Pontificio per la Basilica monsignor Francesco Gioia, dei frati, delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche cittadine.
La traslazione è funzionale alla cantierizzazione della cappella dell’arca (cioè il sarcofago che custodisce le spoglie mortali del santo), cuore della Basilica antoniana e meta ogni anno di oltre 4 milioni di pellegrini.
Il restauro, per un valore di 450 mila euro, assicurati dalla Fondazione Cariparo e da Venetian Heritage, prevede un intervento sull’esterno della cappella e uno interno sull’apparato decorativo: altare, statue, candelabri, ma soprattutto sui nove altorilievi marmorei, raffiguranti storie e miracoli del santo, che decorano le tre pareti della cappella, realizzati da Jacopo Sansovino, Tullio e Antonio Lombardo e da altri maestri del Cinquecento. Un lavoro che occuperà circa un anno e mezzo e dovrebbe restituire la cappella nella sua originaria bellezza per la festa del 13 giugno 2009.
In questo tempo la cassa lignea con le spoglie di sant’Antonio verrà collocata in una nuova struttura di marmo posta nella cappella di San Giacomo che fronteggia la cappella dell’arca. Una soluzione che permetterà di non interrompere il flusso dei pellegrini e le pratiche devozionali.
La traslazione prevede una breve liturgia che accompagnerà lo spostamento della cassa di rovere contenente la teca in cristallo con i resti mortali del santo. Teca che non verrà aperta: non saranno quindi rotti i sigilli posti in occasione della ricognizione del 1981.
La cassa sarà portata in spalla da otto frati fino all’altare maggiore per un momento di preghiera. Alla proclamazione del decreto della Congregazione delle cause dei santi che permette la traslazione, seguiranno la lettura di un brano di sant’Agostino, le litanie dei santi, un brano del Vangelo di Giovanni, un sermone di sant’Antonio. Ci sarà poi l’omelia di monsignor Gioia e un gesto di venerazione con la preghiera della Tredicina, le litanie a sant’Antonio e il Si quaeris. Altri otto frati riprenderanno in spalla la cassa che sarà trasferita nella nuova urna. Una preghiera e un canto concluderanno la celebrazione.
La nuova arca è stata realizzata sul disegno dell’Arca trecentesca secondo l’affresco di Giusto de’ Menabuoi nella cappella del Beato Luca, e donata dalla ditta Margraf di Chiampo (nel Vicentino) e dall’Impresa Ometto costruzioni di Padova.
Tra i sogni del rettore della basilica, padre Enzo Poiana, c’è il desiderio che, a restauro ultimato, quando il santo ritornerà nella sua collocazione originaria, la nuova arca venga destinata a un santuario antoniano in India.
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