Attivo il nuovo sito venetoadassisi.it

Da domenica 18 maggio è attivo il nuovo sito internet dedicato all'iniziativa "Il Veneto ad Assisi".
L'indirizzo da digitare è
www.venetoadassisi.it
Da questo momento l'attività di questo blog è limitata alle news (leggi sotto questo post).
Invitiamo tutti i naviganti web a raggiungere il nuovo sito che proporrà di volta in volta tutti i principali aggiornamenti e contributi da parte della Commissione preparatrice.
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martedì 8 luglio 2008

Veneto ad Assisi / Messaggio del Sindaco di Venezia.

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● Veneto ad Assisi – 2. / Messaggio del Sindaco di Venezia.

Per la quarta volta, dopo le cerimonie del 1953, del 1970, del 1988, il Comune di Venezia presiederà, in rappresentanza dell’intera regione del Veneto, l’accensione della lampada votiva dei Comuni d’Italia sulla tomba di San Francesco in Assisi, con l’olio proveniente e offerto dal territorio veneto.

È un evento che suscita diverse e profonde riflessioni, in cui i valori religiosi del messaggio di Francesco – valori del Vangelo che Egli volle unica regola di vita – si fondono con i valori civili della storia di Venezia.

Con la vocazione e il ruolo di luogo d’incontro tra popoli e culture, di spazio d’accoglienza aperta e fiduciosa, di annuncio e profezia di pace, che la Città tuttora attesta e proclama, valori quanto mai necessari in questi nostri giorni sofferenti per le inedite sfide che provengono dal tumultuoso evolversi della mobilità di grandi masse di persone.

È un evento che ci ricorda come la presenza e la testimonianza francescana in Venezia – radicata sui brevi accenni che le Fonti francescane ci hanno tramandato di una sosta in Laguna di San Francesco al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220 – sia oggi ancora di straordinaria vivacità e attualità.

Dalla Basilica dei Frari alla Basilica del Redentore, dalla Chiesa di San Francesco della Vigna all’isola di San Francesco del Deserto, dall’Istituto di studi ecumenici all’Opera Santa Maria del Porto, dai Monasteri delle Clarisse alle Scuole delle suore francescane al Convento di Via Cappuccina a Mestre, per citare soltanto i luoghi più significativi della variegata attività delle Famiglie francescane, che con la testimonianza operosa del messaggio evangelico di carità contribuisce anche alla costruzione di una comunità civica solidale.

A Francesco, Patrono d’Italia, si rivolge l’Italia dei Comuni.

Quei Comuni che non soltanto hanno scritto, in secoli lontani, pagine altissime di civiltà, ma che tuttora costituiscono – con il contributo della straordinaria e singolare ricchezza di ciascuno di essi – l’ossatura più robusta dello Stato e della società italiana: sono i Comuni, infatti, il più immediato punto di riferimento delle richieste dei cittadini e delle esigenze del territorio; oggi essi svolgono di fatto un ruolo centrale e non periferico, che dovrà essere riconosciuto come base di una vera riforma dello Stato.

Sono i Comuni, oggi, a fare l’Italia ricca delle sue diversità e insieme unita nella solidarietà, l’Italia che dobbiamo e vogliamo portare in Europa.
Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia, Venezia, 8 luglio 2008 ●

Veneto ad Assisi / Messaggio del Presidente della Regione del Veneto

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● Veneto ad Assisi – 1. / Messaggio del Presidente della Regione del Veneto.

Francesco è una figura che sentiamo a noi contemporanea innanzitutto per la sua grande libertà mentale.

Hanno scritto di lui che fu uomo semplice e affascinante, capace di esprimere un’energia incredibile, una vitalità straordinaria che lo portò di fatto, credo lo si possa dire, a rifondare la Chiesa cattolica.
Raccolse in brevissimo tempo attorno a sé un movimento di uomini e donne dalla fortissima tensione morale, persone dotate di virtù da ritenersi rivoluzionarie allora come adesso. E questo loro generoso anticonformismo si diffuse in tutt’Europa già nei primi decenni del Duecento.

Francesco e i suoi compagni, i suoi frati, raccontano gli storici, vissero la loro vita in modo austero e lieto, anche se i loro contemporanei spesso li ritennero ciarlatani, potenziali ladri, sicuramente degli indesiderabili.

Il movimento francescano si estese a tutta l’Italia e nel resto d’Europa. Ecco perché Venezia divenne subito, prima ancora della morte di Francesco avvenuta nel 1226, una città francescana.
Sì, Venezia è città francescana fin dal 1222, quando i frati costruiscono una prima chiesa che nel corso del tempo diventerà la Ca’ Grande, cioè i Frari attuali. Ma Venezia è città francescana perché c’è anche San Francesco del Deserto, un isolotto della laguna che dette riparo, dice la tradizione, a Francesco di ritorno dalla Siria dove era andato per tentare di convertire i musulmani.
E poi c’è ancora San Francesco della Vigna, grande chiesa palladiana nel cuore di Castello.
Più francescana di così Venezia non potrebbe essere.

Dunque, siamo autorizzati anche dalla nostra storia a donare autorevolmente l’olio ad Assisi.

Consapevole di questa straordinaria esperienza spirituale, il Veneto sarà ad Assisi per dare una testimonianza dello storico legame e della grande devozione della sua gente verso San Francesco, un Santo che impegna l’uomo d’oggi ad un’esperienza di vita rivoluzionaria, sempre aperta al dialogo.

Giancarlo Galan, Pres. della Regione Veneto,
Venezia, 8 luglio 2008 ●

sabato 5 luglio 2008

Conferenza stampa in Regione Veneto

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VENETO OFFRIRA’ OLIO PER LAMPADA TOMBA DI S. FRANCESCO
Comunicato stampa n° 1095 del 04/07/2008

(AVN) – Venezia, 4 luglio 2008
Quest’anno sarà il Veneto a compiere il pellegrinaggio ufficiale ad Assisi (3/4 ottobre) per offrire l’olio - a nome dell’intera nazione - per la “lampada votiva dei comuni d’Italia” che arde tutto l’anno presso la tomba di S. Francesco, patrono del nostro Paese.
Il significato dell’evento per il Veneto di oggi, le iniziative in programma nelle varie diocesi e il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche sono stati illustrati oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal presidente della Regione Giancarlo Galan, dal Patriarca di Venezia Card. Angelo Scola, dal Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, da padre Alberto Tortelli delegato della Conferenza Episcopale Triveneta, da padre Gianni Cappelletto Presidente del Movimento Francescano veneto e dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci.

La cerimonia dell’accensione della lampada si ripete dal 4 ottobre 1939, quando Papa Pio XII proclamò i santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena Patroni d’Italia: in quell’occasione i Comuni d’Italia offrirono l’artistica lampada.
Il Presidente Galan ha sottolineato che Francesco è una figura che sentiamo a noi contemporanea per la sua grande libertà mentale. Un uomo semplice e affascinante, capace di esprimere una vitalità straordinaria che lo portò di fatto a rifondare la Chiesa. Raccolse attorno sé – ha aggiunto Galan – un movimento di uomini e donne dalla fortissima tensione morale, dotate di virtù “rivoluzionarie” allora come adesso. Dopo aver ricordato che Venezia è città “francescana” fin dal 1222 (anno di costruzione da parte dei frati di una prima chiesa che diverrà poi quella dei Frari), Galan ha detto: “siano autorizzati anche dalla nostra storia a donare autorevolmente l’olio ad Assisi”. Oltretutto – ha concluso – il Veneto è anche terra di ottimi olii.

Da parte sua il Card. Scola ha posto l’accento sulla necessità di elementi di solidità per la nostra società e ha auspicato che l’incontrarsi ad Assisi contribuisca a questo. Ha poi aggiunto che San Francesco rappresenta “un’umiltà che parla con chiarezza anche dopo secoli” e continua ad affascinare. E’ inoltre una figura che porta in sé simultaneamente una grande valenza religiosa e civile, indispensabile per perseguire il dialogo e un corretto atteggiamento nei confronti della libertà religiosa.

Anche Cacciari si è detto convinto che sia la figura che può parlare di più oggi all’Europa, un “vero rivoluzionario” che non intendeva sfasciare ma cambiare le cose, una figura dominante di tutta la nostra cultura e civiltà.

Da parte sua il sindaco di Assisi ha parlato dello sforzo dell’amministrazione pubblica per la riqualificazione del territorio dopo il terremoto del 1996, con circa 1100 interventi di restauro su chiese, basiliche, edifici pubblici. Un recupero non solo materiale – ha aggiunto – ma anche di valori legati al francescanesimo.

Il pellegrinaggio promosso dalla Chiesa veneta insieme con la famiglia francescana, è contraddistinto con le parole di San Francesco: “pace vera e sincera carità nel Signore”.

Le celebrazioni del 3 e 4 ottobre inizieranno con la Liturgia del transito nella Basilica di S. Maria degli Angeli, dove Francesco morì il 3 ottobre 1226.
Il programma prevede poi la concelebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Card. Scola, la riaccensione della lampada da parte del Sindaco di Venezia, l’offerta dei doni al Santo Patrono d’Italia.
La giornata terminerà con la Processione dalla Basilica inferiore alla Piazza della Basilica Superiore, dove verrà impartita la benedizione all’Italia e al mondo con l’autografo della benedizione di San Francesco.
Il 4 ottobre sarà anche giornata di vacanza per le scuole.

dal sito della Regione Veneto
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