VENETO OFFRIRA’ OLIO PER LAMPADA TOMBA DI S. FRANCESCO
Comunicato stampa n° 1095 del 04/07/2008
(AVN) – Venezia, 4 luglio 2008
Quest’anno sarà il Veneto a compiere il pellegrinaggio ufficiale ad Assisi (3/4 ottobre) per offrire l’olio - a nome dell’intera nazione - per la “lampada votiva dei comuni d’Italia” che arde tutto l’anno presso la tomba di S. Francesco, patrono del nostro Paese.
Il significato dell’evento per il Veneto di oggi, le iniziative in programma nelle varie diocesi e il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche sono stati illustrati oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal presidente della Regione Giancarlo Galan, dal Patriarca di Venezia Card. Angelo Scola, dal Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, da padre Alberto Tortelli delegato della Conferenza Episcopale Triveneta, da padre Gianni Cappelletto Presidente del Movimento Francescano veneto e dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci.
La cerimonia dell’accensione della lampada si ripete dal 4 ottobre 1939, quando Papa Pio XII proclamò i santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena Patroni d’Italia: in quell’occasione i Comuni d’Italia offrirono l’artistica lampada.
Il Presidente Galan ha sottolineato che Francesco è una figura che sentiamo a noi contemporanea per la sua grande libertà mentale. Un uomo semplice e affascinante, capace di esprimere una vitalità straordinaria che lo portò di fatto a rifondare la Chiesa. Raccolse attorno sé – ha aggiunto Galan – un movimento di uomini e donne dalla fortissima tensione morale, dotate di virtù “rivoluzionarie” allora come adesso. Dopo aver ricordato che Venezia è città “francescana” fin dal 1222 (anno di costruzione da parte dei frati di una prima chiesa che diverrà poi quella dei Frari), Galan ha detto: “siano autorizzati anche dalla nostra storia a donare autorevolmente l’olio ad Assisi”. Oltretutto – ha concluso – il Veneto è anche terra di ottimi olii.
Da parte sua il Card. Scola ha posto l’accento sulla necessità di elementi di solidità per la nostra società e ha auspicato che l’incontrarsi ad Assisi contribuisca a questo. Ha poi aggiunto che San Francesco rappresenta “un’umiltà che parla con chiarezza anche dopo secoli” e continua ad affascinare. E’ inoltre una figura che porta in sé simultaneamente una grande valenza religiosa e civile, indispensabile per perseguire il dialogo e un corretto atteggiamento nei confronti della libertà religiosa.
Anche Cacciari si è detto convinto che sia la figura che può parlare di più oggi all’Europa, un “vero rivoluzionario” che non intendeva sfasciare ma cambiare le cose, una figura dominante di tutta la nostra cultura e civiltà.
Da parte sua il sindaco di Assisi ha parlato dello sforzo dell’amministrazione pubblica per la riqualificazione del territorio dopo il terremoto del 1996, con circa 1100 interventi di restauro su chiese, basiliche, edifici pubblici. Un recupero non solo materiale – ha aggiunto – ma anche di valori legati al francescanesimo.
Il pellegrinaggio promosso dalla Chiesa veneta insieme con la famiglia francescana, è contraddistinto con le parole di San Francesco: “pace vera e sincera carità nel Signore”.
Le celebrazioni del 3 e 4 ottobre inizieranno con la Liturgia del transito nella Basilica di S. Maria degli Angeli, dove Francesco morì il 3 ottobre 1226.
Il programma prevede poi la concelebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Card. Scola, la riaccensione della lampada da parte del Sindaco di Venezia, l’offerta dei doni al Santo Patrono d’Italia.
La giornata terminerà con la Processione dalla Basilica inferiore alla Piazza della Basilica Superiore, dove verrà impartita la benedizione all’Italia e al mondo con l’autografo della benedizione di San Francesco.
Il 4 ottobre sarà anche giornata di vacanza per le scuole.
dal sito della Regione Veneto
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Quest’anno sarà il Veneto a compiere il pellegrinaggio ufficiale ad Assisi (3/4 ottobre) per offrire l’olio - a nome dell’intera nazione - per la “lampada votiva dei comuni d’Italia” che arde tutto l’anno presso la tomba di S. Francesco, patrono del nostro Paese.
Il significato dell’evento per il Veneto di oggi, le iniziative in programma nelle varie diocesi e il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche sono stati illustrati oggi a Palazzo Balbi a Venezia dal presidente della Regione Giancarlo Galan, dal Patriarca di Venezia Card. Angelo Scola, dal Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, da padre Alberto Tortelli delegato della Conferenza Episcopale Triveneta, da padre Gianni Cappelletto Presidente del Movimento Francescano veneto e dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci.
La cerimonia dell’accensione della lampada si ripete dal 4 ottobre 1939, quando Papa Pio XII proclamò i santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena Patroni d’Italia: in quell’occasione i Comuni d’Italia offrirono l’artistica lampada.
Il Presidente Galan ha sottolineato che Francesco è una figura che sentiamo a noi contemporanea per la sua grande libertà mentale. Un uomo semplice e affascinante, capace di esprimere una vitalità straordinaria che lo portò di fatto a rifondare la Chiesa. Raccolse attorno sé – ha aggiunto Galan – un movimento di uomini e donne dalla fortissima tensione morale, dotate di virtù “rivoluzionarie” allora come adesso. Dopo aver ricordato che Venezia è città “francescana” fin dal 1222 (anno di costruzione da parte dei frati di una prima chiesa che diverrà poi quella dei Frari), Galan ha detto: “siano autorizzati anche dalla nostra storia a donare autorevolmente l’olio ad Assisi”. Oltretutto – ha concluso – il Veneto è anche terra di ottimi olii.
Da parte sua il Card. Scola ha posto l’accento sulla necessità di elementi di solidità per la nostra società e ha auspicato che l’incontrarsi ad Assisi contribuisca a questo. Ha poi aggiunto che San Francesco rappresenta “un’umiltà che parla con chiarezza anche dopo secoli” e continua ad affascinare. E’ inoltre una figura che porta in sé simultaneamente una grande valenza religiosa e civile, indispensabile per perseguire il dialogo e un corretto atteggiamento nei confronti della libertà religiosa.
Anche Cacciari si è detto convinto che sia la figura che può parlare di più oggi all’Europa, un “vero rivoluzionario” che non intendeva sfasciare ma cambiare le cose, una figura dominante di tutta la nostra cultura e civiltà.
Da parte sua il sindaco di Assisi ha parlato dello sforzo dell’amministrazione pubblica per la riqualificazione del territorio dopo il terremoto del 1996, con circa 1100 interventi di restauro su chiese, basiliche, edifici pubblici. Un recupero non solo materiale – ha aggiunto – ma anche di valori legati al francescanesimo.
Il pellegrinaggio promosso dalla Chiesa veneta insieme con la famiglia francescana, è contraddistinto con le parole di San Francesco: “pace vera e sincera carità nel Signore”.
Le celebrazioni del 3 e 4 ottobre inizieranno con la Liturgia del transito nella Basilica di S. Maria degli Angeli, dove Francesco morì il 3 ottobre 1226.
Il programma prevede poi la concelebrazione dell’Eucaristia presieduta dal Card. Scola, la riaccensione della lampada da parte del Sindaco di Venezia, l’offerta dei doni al Santo Patrono d’Italia.
La giornata terminerà con la Processione dalla Basilica inferiore alla Piazza della Basilica Superiore, dove verrà impartita la benedizione all’Italia e al mondo con l’autografo della benedizione di San Francesco.
Il 4 ottobre sarà anche giornata di vacanza per le scuole.
dal sito della Regione Veneto
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