● Veneto ad Assisi – 2. / Messaggio del Sindaco di Venezia.
Per la quarta volta, dopo le cerimonie del 1953, del 1970, del 1988, il Comune di Venezia presiederà, in rappresentanza dell’intera regione del Veneto, l’accensione della lampada votiva dei Comuni d’Italia sulla tomba di San Francesco in Assisi, con l’olio proveniente e offerto dal territorio veneto.
È un evento che suscita diverse e profonde riflessioni, in cui i valori religiosi del messaggio di Francesco – valori del Vangelo che Egli volle unica regola di vita – si fondono con i valori civili della storia di Venezia.
Con la vocazione e il ruolo di luogo d’incontro tra popoli e culture, di spazio d’accoglienza aperta e fiduciosa, di annuncio e profezia di pace, che la Città tuttora attesta e proclama, valori quanto mai necessari in questi nostri giorni sofferenti per le inedite sfide che provengono dal tumultuoso evolversi della mobilità di grandi masse di persone.
È un evento che ci ricorda come la presenza e la testimonianza francescana in Venezia – radicata sui brevi accenni che le Fonti francescane ci hanno tramandato di una sosta in Laguna di San Francesco al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220 – sia oggi ancora di straordinaria vivacità e attualità.
Dalla Basilica dei Frari alla Basilica del Redentore, dalla Chiesa di San Francesco della Vigna all’isola di San Francesco del Deserto, dall’Istituto di studi ecumenici all’Opera Santa Maria del Porto, dai Monasteri delle Clarisse alle Scuole delle suore francescane al Convento di Via Cappuccina a Mestre, per citare soltanto i luoghi più significativi della variegata attività delle Famiglie francescane, che con la testimonianza operosa del messaggio evangelico di carità contribuisce anche alla costruzione di una comunità civica solidale.
A Francesco, Patrono d’Italia, si rivolge l’Italia dei Comuni.
Quei Comuni che non soltanto hanno scritto, in secoli lontani, pagine altissime di civiltà, ma che tuttora costituiscono – con il contributo della straordinaria e singolare ricchezza di ciascuno di essi – l’ossatura più robusta dello Stato e della società italiana: sono i Comuni, infatti, il più immediato punto di riferimento delle richieste dei cittadini e delle esigenze del territorio; oggi essi svolgono di fatto un ruolo centrale e non periferico, che dovrà essere riconosciuto come base di una vera riforma dello Stato.
Sono i Comuni, oggi, a fare l’Italia ricca delle sue diversità e insieme unita nella solidarietà, l’Italia che dobbiamo e vogliamo portare in Europa.
Per la quarta volta, dopo le cerimonie del 1953, del 1970, del 1988, il Comune di Venezia presiederà, in rappresentanza dell’intera regione del Veneto, l’accensione della lampada votiva dei Comuni d’Italia sulla tomba di San Francesco in Assisi, con l’olio proveniente e offerto dal territorio veneto.
È un evento che suscita diverse e profonde riflessioni, in cui i valori religiosi del messaggio di Francesco – valori del Vangelo che Egli volle unica regola di vita – si fondono con i valori civili della storia di Venezia.
Con la vocazione e il ruolo di luogo d’incontro tra popoli e culture, di spazio d’accoglienza aperta e fiduciosa, di annuncio e profezia di pace, che la Città tuttora attesta e proclama, valori quanto mai necessari in questi nostri giorni sofferenti per le inedite sfide che provengono dal tumultuoso evolversi della mobilità di grandi masse di persone.
È un evento che ci ricorda come la presenza e la testimonianza francescana in Venezia – radicata sui brevi accenni che le Fonti francescane ci hanno tramandato di una sosta in Laguna di San Francesco al ritorno dalla Terra Santa, nella primavera del 1220 – sia oggi ancora di straordinaria vivacità e attualità.
Dalla Basilica dei Frari alla Basilica del Redentore, dalla Chiesa di San Francesco della Vigna all’isola di San Francesco del Deserto, dall’Istituto di studi ecumenici all’Opera Santa Maria del Porto, dai Monasteri delle Clarisse alle Scuole delle suore francescane al Convento di Via Cappuccina a Mestre, per citare soltanto i luoghi più significativi della variegata attività delle Famiglie francescane, che con la testimonianza operosa del messaggio evangelico di carità contribuisce anche alla costruzione di una comunità civica solidale.
A Francesco, Patrono d’Italia, si rivolge l’Italia dei Comuni.
Quei Comuni che non soltanto hanno scritto, in secoli lontani, pagine altissime di civiltà, ma che tuttora costituiscono – con il contributo della straordinaria e singolare ricchezza di ciascuno di essi – l’ossatura più robusta dello Stato e della società italiana: sono i Comuni, infatti, il più immediato punto di riferimento delle richieste dei cittadini e delle esigenze del territorio; oggi essi svolgono di fatto un ruolo centrale e non periferico, che dovrà essere riconosciuto come base di una vera riforma dello Stato.
Sono i Comuni, oggi, a fare l’Italia ricca delle sue diversità e insieme unita nella solidarietà, l’Italia che dobbiamo e vogliamo portare in Europa.
Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia, Venezia, 8 luglio 2008 ●
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