In seicento al "Cammino del Santo"
Venticinque chilometri a piedi con le torce seguendo un percorso organizzato dalla Provincia Religiosa OFM Conv
Camposampiero - Zaino in spalla, k-way e torce elettriche, ma soprattutto buone scarpe per camminare. Sono oltre seicento i pellegrini, soprattutto giovani, che partecipano al pellegrinaggio sulle orme di Sant'Antonio partito ieri sera, intorno alle 23.30 dai Santuari Antoniani di Camposampiero. I "viandanti" giungeranno stamattina in città alla Basilica del Santo. Il cammino si snoda attraverso un percorso lungo 25 chilometri con strade sterrate e lungo gli argini del canale Muson dei Sassi. Per la prima volta il pellegrinaggio ha calcato il sentiero delimitato dalla Provincia che ha provveduto a ripulire gli argini e sistemare gli sterrati. «Gli iscritti via e-mail o attraverso contatti telefonici erano circa quattrocento - spiegano padre Giuseppe e padre Simone, tra i coordinatori del "Cammino del Santo" - Quest'anno il pellegrinaggio , rivolto soprattutto ai giovani, si è svolto seguendo il titolo: Antonio uomo evangelico "La vita e la regola è... osservare il Santo Vangelo"».
I primi pellegrini sono arrivati ieri sera già prima delle 21 al convento dei Santuari Antoniani dove è stata allestita una prima accoglienza. È seguita, un'ora dopo, l'adorazione eucaristica personale, quindi alle 23 la preghiera e la benedizione dei pellegrini, prima della partenza, poco dopo le 22.30, da Camposampiero lungo gli argini del Muson dei Sassi fino a Cadoneghe. E da qui, passando per l'Arcella e il suo Santuario, fino alla Basilica del Santo. In città dalle cinque alle dieci di oggi alcune strade sono state chiuse proprio per consentire il transito dei pellegrini. Durante la notte erano previste soste nella parrocchia di Campodarsego, alle 6.30 arrivo al-l'Arcella, celebrazione del transito in Santuario; colazione offerta ai pellegrini, alle 8 partenza per la Basilica del Santo, alle 9 arrivo previsto alla Basilica del Santo, alle 10 messa solenne in Basilica. E il ritorno? Il consiglio è quello di utilizzare, ovviamente, altri mezzi, a cominciare dal treno.
Il cammino ripercorre le ultime ore di vita di Sant'Antonio. Il 13 giugno 1231, S. Antonio, che si trovava all'eremo di Camposampiero, si sentì ormai vicino alla morte. Così chiese ai frati di essere ricondotto nell'amato conventino di Padova dedicato alla Madonna. Affaticato e debilitato, venne disteso su di un carro trainato da buoi, percorrendo così percorre l'ultimo pellegrinaggio della sua vita accompagnato dai frati e da tanta gente che accorse al passaggio del corteo. Alla periferia di Padova, nel luogo chiamato Arcella, vi-ve il suo definitivo transito da questa vita terrena al cielo. Le sue ultime parole sono la sintesi sublime del suo percorso umano e spi-rituale: "Vedo il mio Signore". In ricordo di quel giorno, da secoli pellegrini e devoti del Santo ripercorrono il suo ultimo viaggio: dopo aver ricevuto la benedizione e la credenziale dai frati di Camposampiero, affrontano il lungo cammino per giungere prima al santuario dell'Arcella, sorto sul luogo della morte di Antonio, e infine alla meravigliosa Basilica che ne custodisce il corpo.
R.P.
da Il Gazzettino, 1 giugno 2008 -
I primi pellegrini sono arrivati ieri sera già prima delle 21 al convento dei Santuari Antoniani dove è stata allestita una prima accoglienza. È seguita, un'ora dopo, l'adorazione eucaristica personale, quindi alle 23 la preghiera e la benedizione dei pellegrini, prima della partenza, poco dopo le 22.30, da Camposampiero lungo gli argini del Muson dei Sassi fino a Cadoneghe. E da qui, passando per l'Arcella e il suo Santuario, fino alla Basilica del Santo. In città dalle cinque alle dieci di oggi alcune strade sono state chiuse proprio per consentire il transito dei pellegrini. Durante la notte erano previste soste nella parrocchia di Campodarsego, alle 6.30 arrivo al-l'Arcella, celebrazione del transito in Santuario; colazione offerta ai pellegrini, alle 8 partenza per la Basilica del Santo, alle 9 arrivo previsto alla Basilica del Santo, alle 10 messa solenne in Basilica. E il ritorno? Il consiglio è quello di utilizzare, ovviamente, altri mezzi, a cominciare dal treno.
Il cammino ripercorre le ultime ore di vita di Sant'Antonio. Il 13 giugno 1231, S. Antonio, che si trovava all'eremo di Camposampiero, si sentì ormai vicino alla morte. Così chiese ai frati di essere ricondotto nell'amato conventino di Padova dedicato alla Madonna. Affaticato e debilitato, venne disteso su di un carro trainato da buoi, percorrendo così percorre l'ultimo pellegrinaggio della sua vita accompagnato dai frati e da tanta gente che accorse al passaggio del corteo. Alla periferia di Padova, nel luogo chiamato Arcella, vi-ve il suo definitivo transito da questa vita terrena al cielo. Le sue ultime parole sono la sintesi sublime del suo percorso umano e spi-rituale: "Vedo il mio Signore". In ricordo di quel giorno, da secoli pellegrini e devoti del Santo ripercorrono il suo ultimo viaggio: dopo aver ricevuto la benedizione e la credenziale dai frati di Camposampiero, affrontano il lungo cammino per giungere prima al santuario dell'Arcella, sorto sul luogo della morte di Antonio, e infine alla meravigliosa Basilica che ne custodisce il corpo.
R.P.
da Il Gazzettino, 1 giugno 2008 -
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