Attivo il nuovo sito venetoadassisi.it

Da domenica 18 maggio è attivo il nuovo sito internet dedicato all'iniziativa "Il Veneto ad Assisi".
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domenica 25 maggio 2008

Corpus Domini e venerazione di san Francesco per l'Eucaristia


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Oggi la Chiesa in Italia celebra la solennità del "Corpus Domini", il Santissimo Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo. Più correttamente a Roma tale solennità è stata celebrata giovedì scorso (giorno del calendario liturgico) con la Santa Messa solenne presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI, Vescovo di Roma, presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. E' poi seguita la tradizionale e devota processione nelle vie cittadine. (Se vuoi leggi qui l'omelia pronunciata in tale occasione).

San Francesco d'Assisi è stato un vero mistico e devoto adoratore del mistero eucaristico. In questo è stato anche un uomo di fede che ha precorso i tempi, in una Chiesa medievale che proprio in quegli anni stava approfondendo il mistero teologico e le pratiche di pietà. Leggiamo un suo biografo, Tommaso da Celano:

"Francesco ardeva di amore in tutte le fibre del suo essere verso il sacramento del Corpo del Signore, preso da stupore oltre ogni misura per tanta benevola degnazione e generosissima carità.
Riteneva grave segno di disprezzo non ascoltare ogni giorno la Messa, anche se unica, se il tempo lo permetteva. Si comunicava spesso e con tanta devozione da rendere devoti anche gli altri. Infatti, essendo colmo di reverenza per questo venerando sacramento, offriva il sacrificio di tutte le sue membra, e, quando riceveva l’agnello immolato, immolava lo spirito in quel fuoco, che ardeva sempre sull’altare del suo cuore.
Per questo amava la Francia, perché era devota del Corpo del Signore, e desiderava morire in essa per la venerazione che aveva dei sacri misteri.
Un giorno volle mandare i frati per il mondo con pissidi preziose, perché riponessero in luogo il più degno possibile il prezzo della redenzione, ovunque lo vedessero conservato con poco decoro.

Voleva che si dimostrasse grande rispetto alle mani del sacerdote, perché ad esse è stato conferito il divino potere di consacrare questo sacramento.
«Se mi capitasse – diceva spesso – di incontrare insieme un santo che viene dal cielo ed un sacerdote poverello, saluterei prima il prete e correrei a baciargli le mani. Direi infatti: Ohi! Aspetta, san Lorenzo, perché le mani di costui toccano il Verbo di vita e possiedono un potere sovrumano!»".
[Tommaso da Celano, Vita seconda di san Francesco d'Assisi, 210 : FF 789-790]

Tra i moltissimi riferimenti eucaristici contenuti negli scritti di Francesco, scegliamo una brano tratto dalla lettera ai frati (FF 221):

"L’umanità trepidi, l’universo intero tremi, e il cielo esulti, quando sull’altare, nelle mani del sacerdote, è il Cristo figlio di Dio vivo.
O ammirabile altezza, o degnazione stupenda!
O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, in poca apparenza di pane!
Guardate, frati, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a Lui vostri cuori ; umiliatevi anche voi, perché egli vi esalti.
Nulla, dunque, di voi, tenete per voi; affinché vi accolga tutti colui che a voi si dà tutto".
Francesco d'Assisi

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