Veglia Diocesi di Padova.
Il secondo incontro di preghiera in preparazione al pellegrinaggio delle diocesi Venete ad Assisi per l’offerta dell’olio alla lampada votiva di San Francesco si è tenuto nella Basilica Cattedrale di Padova.
La veglia è stata presieduta da Mons. Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova, il 17 Settembre, giorno in cui la famiglia Francescana fa memoria della ricevuta delle Stimmate di San Francesco e il Vescovo Mons. Mattiazzo ricorda il diciannovesimo anno di insedi azione nella Cattedra Patavina.
La solennità dell’evento ha richiamato la partecipazione di un gran numero di persone, più di seicento tra fedeli e religiosi, a cui si aggiungono diciotto concelebranti e una quarantina di membri del coro che ha animato la veglia.
Nella sua riflessione il Vescovo, dopo aver descritto l’importanza che il pellegrinaggio assume per la regione Veneto, ha spiegato il significato del patronato di San Francesco per l’Italia. Il Santo non solo intercede per noi presso Dio ma diventa anche un modello a cui fare riferimento per la vita sociale. Il messaggio del Vescovo ha evidenziato la necessità di una profonda conversione del cuore e di ricentrare la propria vita attorno al Signore, passando dal culto di sé al culto di Cristo e della croce. Questo invito si è poi concretizzato nel momento di adorazione della croce, durante il quale i fedeli si sono recati all’altare per toccare l’icona del Crocifisso di San Damiano come segno di devozione.
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.La solennità dell’evento ha richiamato la partecipazione di un gran numero di persone, più di seicento tra fedeli e religiosi, a cui si aggiungono diciotto concelebranti e una quarantina di membri del coro che ha animato la veglia.
Nella sua riflessione il Vescovo, dopo aver descritto l’importanza che il pellegrinaggio assume per la regione Veneto, ha spiegato il significato del patronato di San Francesco per l’Italia. Il Santo non solo intercede per noi presso Dio ma diventa anche un modello a cui fare riferimento per la vita sociale. Il messaggio del Vescovo ha evidenziato la necessità di una profonda conversione del cuore e di ricentrare la propria vita attorno al Signore, passando dal culto di sé al culto di Cristo e della croce. Questo invito si è poi concretizzato nel momento di adorazione della croce, durante il quale i fedeli si sono recati all’altare per toccare l’icona del Crocifisso di San Damiano come segno di devozione.
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