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Vittorio Veneto, giovedì 25 settembreNonostante il tempo non fosse dei migliori, più di duecento sono state le persone che, giovedì 25 settembre sera, si sono recate alla cattedrale di Vittorio Veneto per pregare insieme al loro vescovo, Mons. Corrado Pizziolo, e venerare l'icona del Crocifisso di san Damiano e le reliquie di san Francesco.
Il vescovo, nel suo intervento, ha voluto cogliere il senso profondo di questo pellegrinaggio regionale ad Assisi e ha elencato una serie di atteggiamenti che ogni pellegrino dovrebbe assumere per vivere al meglio questo evento: in primis la santità, che non consiste nel fare cose straordinarie, ma vivere come Gesù, avere cioè i suoi stessi sentimenti e comportarsi come lui si è comportato; diventare quindi un'immagine vivente di Cristo, così come ha fatto san Francesco, che ha accettato la paternità di Dio e, proprio per questo, è riuscito a creare una nuova relazione con il Padre e gli uomini, donando tutto se stesso ai fratelli e vivendo di conseguenza da uomo libero. Ecco quindi il secondo atteggiamento: la libertà; dobbiamo contemplare e far nostra la libertà interiore di san Francesco, che gli consentiva di farsi prossimo agli uomini senza paure e timori. Infine, come il buon Samaritano, non dobbiamo sentirci responsabili solo di noi stessi, ma di tutta la Chiesa, in modo che questa diventi veramente segno di speranza e salvezza.
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