FRANCESCO e' “alter Christus”
di Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia
Nulla sarebbe ed è più contrario alla “visione” francescana di una vacua retorica sulla “bontà” del Santo, magari in chiave ecologistica, animalistica, etc.
Francesco è “alter Christus” in tutto. Chiama alla decisione radicale, anzitutto da se stessi, da ogni “amor sui”. Chiama ad abbandonare tutto, a farsi perfettamente nudi. Ciò significa rinuncia e dolore. E solo per questa via assolutamente impervia è possibile per lui “tutto ottenere”.
Francesco è “alter Christus” in tutto. Chiama alla decisione radicale, anzitutto da se stessi, da ogni “amor sui”. Chiama ad abbandonare tutto, a farsi perfettamente nudi. Ciò significa rinuncia e dolore. E solo per questa via assolutamente impervia è possibile per lui “tutto ottenere”.
Cristo va imitato anzitutto nei suoi momenti di massimo abbandono: ecco il significato dell’invocazione delle stigmate alla Verna. Anche le nozze con Madonna Povertà, che Dante vede nei Canti centrali del Paradiso come il segno della speranza nella rigenerazione non solo della Chiesa ma di tutta la respublica christiana, non sono espressione di generica filantropia, di sentimentale “buon cuore”, ma, infinitamente più, di un’idea di libertà da ogni bene mondano, inteso come mero impedimentum. Poiché la povertà è simbolo di tale originaria libertà, che è per Francesco come per Dante dono divino, essa può rappresentarsi sulla scena del mondo, in hoc saeculo, in forma ilare, gioiosa, come hilaris è per i Padri la stessa luce della divina Trinità.
Ecco allora il Francesco provenzale, vorrei dire: la gaja scienza francescana.
Il Francesco che chiede ai suoi fratelli di cantare al suo letto di morte. Il Francesco che invoca “sorella Morte”, ricordando le spaventose sofferenze che doveva patire, insieme alla bellezza di tutte le creature, amate in quanto teofania, e non certo di per sé, “esteticamente”, come oggi accade. Francesco è un segno incompiuto; un segno escatologico destinato forse a rimanere “eterno futuro”. Meditare sulla sua figura non può significare oggi che diventarne “responsabili”, e cioè comprendere quanto “colpevoli” siamo, quanto “colpevole” è il nostro mondo, nel non essere in nulla riusciti a corrisponderle.
.
http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/articolo.php?id_articolo=6
.
.
http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/articolo.php?id_articolo=6
.
Nessun commento:
Posta un commento